Tecnologia del vuoto: sviluppi moderni
Negli ultimi anni la tecnologia del vuoto ha fatto numerosi passi in avanti grazie all’uso di tecnologie e di materiali avanzati. Sono molti i settori industriali, come quello alimentare, farmaceutico, metallurgico o dell’ingegneria di processo, le cui produzioni industriali si avvalgono di condizioni di vuoto, richiedono, cioè, che i gas utilizzati abbiano una pressione al di sotto di quella atmosferica. In questi settori sia il raggiungimento di condizioni di vuoto che l’uso impianti innovativi sono diventati indispensabili.
Lo sviluppo moderno della tecnologia del vuoto
Le più recenti scoperte scientifiche sono state possibili anche grazie ai progressi fatti nell’ambito della tecnologia del vuoto che hanno permesso di: costruire macchinari di indagine rivoluzionari; sviluppare tecniche di analisi innovative; osservare e studiare nuovi fenomeni.
Man mano che la tecnologia del vuoto si è arricchita di miglioramenti e innovazioni, gli obiettivi scientifici sono diventati sempre più ambiziosi e hanno portato a raggiungere traguardi e a sviluppare applicazioni che erano, letteralmente, inimmaginabili fino a qualche anno fa.
Questo impulso al miglioramento delle tecniche di vuoto è venuto, da una parte, da esigenze puramente scientifiche e di ricerca, e dall’altra parte, da settori della tecnologia: la tecnica del vuoto si applica, infatti, in diversi tipi di impianti di produzione.
Creazione del vuoto
Il vuoto viene prodotto per scopi scientifici o tecnici. La creazione del vuoto è indispensabile per diverse applicazioni, pertanto occorre che tale condizione venga prodotta utilizzando dispositivi adeguati, in ambienti o in recipienti adatti.
I motivi che portano alla creazione del vuoto sono legati alle tipologie di applicazioni che possono essere di natura scientifica e di natura tecnologica.
Nel primo caso, si tratta, ad esempio, di esperimenti che studiano l’evoluzione di particelle che si muovono libere e che necessitano che la loro interazione con l’atmosfera circostante sia ridotta al minimo; o di esperimenti finalizzati a ottenere dati sulle proprietà di superfici particolari, in questo caso bisogna fare in modo che la composizione della superficie non subisca alterazioni e, quindi, bisogna minimizzare il numero di particelle presenti che potrebbero provocare reazioni che andrebbe ad alterare i risultati dello studio o dell’esperimento.
Le applicazioni di natura tecnologica sono rivolte a:
- favorire l’isolamento termico e minimizzare la propagazione del calore;
- rallentare processi di decomposizione organica;
- impedire che, a causa dei gas atmosferici, si verifichino particolari processi chimici o fisici che potrebbero alterare metalli o sostanze durante i processi di lavorazione.
La tecnologia del vuoto ha raggiunto livelli applicativi molto elevati grazie alla ricerca scientifica. Non bisogna pensare, però, che le conoscenze che si acquisiscono nel campo delle sperimentazione e della ricerca non abbiano ricadute immediate sulla quotidianità, basti pensare, ad esempio, che la tecnologia dell’ultra alto vuoto (UHV) – quando il gas, cioè, si trova in regime molecolare – ha migliorato in maniera evidente le prestazioni dei pannelli solari.
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